Eventi: Il Carnevale in Sicilia

Carnevale In Sicilia 2017Carnevale…una festa all’insegna della leggerezza durante la quale ognuno di noi può, almeno per una volta, abbandonare i propri ruoli sociali per trasformarsi in qualcun altro. Ed è proprio questa sua connotazione che rende l’evento folle e divertente! Un’occasione per staccare la spina dalla routine quotidiana e divertirsi.

Il Carnevale in Sicilia ha origini molto antiche. In passato, questa festa pagana e folcloristica aveva inizio il giorno seguente l’Epifania e durava più di un mese, fino alla Quaresima. Dopo il terribile terremoto del 1693, che distrusse gran parte delle città della Sicilia sud-orientale, la durata di questa festa cominciò invece ad essere ridotta fino ad arrivare ad una sola settimana (terminata la quale ha appunto inizio il periodo di Quaresima.)

Ciò che negli anni ha sempre caratterizzato i festeggiamenti, è invece l’orientamento alla rappresentazione delle condizioni politiche, sociali e civili dei tempi, in chiave assolutamente trasgressiva. Anche se quest’ultimo elemento assume gradazioni diverse a seconda della località e quindi delle tradizioni culturali e religiose.

Le prime notizie del Carnevale siciliano risalgono al 1600 e fanno riferimento alla città di Palermo, dove di anno in anno la ricorrenza divenne sempre più sentita in termini di addobbi e costumi. Tra le maschere siciliane che vanno citate ci sono senza dubbio la maschera della “Vecchia di li fusa” presente nell’antica Contea di Modica: un travestimento che evoca la “morte” ormai prossima del carnevale, attraverso una gonna sgualcita, un mantello che si annoda al collo ed un velo che parte dal capo. Vanno ricordate anche quelle dei “Jardinara” (giardinieri) e dei “Varca” – conosciute soprattutto in provincia di Palermo – e quelle dei “Briganti” e del “Cavallacciu”, diffuse in particolar modo nel catanese. Per elencarne ancora qualcuna: u “Dutturi”, u “Baruni” e gli “Abbati”, tutte e tre finalizzate a rappresentare in chiave ironica le maggiori classi sociali cittadine del passato.

Le tradizioni culinarie ruotano tutte intorno al concetto di abbondanza e sono basate principalmente sull’utilizzo di carne di maiale e pietanze elaborate, come i famosi Maccheroni al ragù (una pasta fatta in casa con farina e uova, condita appunto con il ragù preparato con cotenna di maiale e spezie) o ancora l’antico “Minestrone del Giovedì grasso” che, tra i suoi ingredienti, ha non solo le classiche verdure ma anche il lardo di maiale privato di cotenna e tagliato a cubetti. Tra i dolci, sono da annoverare le deliziose “Teste di Turco”, frittelle dolci ripiene di crema e uva passa prodotte a Modica ma soprattutto a Scicli.

Attualmente l’abitudine di festeggiare il Carnevale è ancora molto sentita in tutta l’isola, ma anche in questo caso vi sono località dove, più che in altre, abbondano sia le feste private che quelle pubbliche con alle spalle secoli di tradizioni. Tra queste: Palazzolo Acreide, dove il Carnevale si festeggia con sfilate di carri allegorici, tipiche maschere del siracusano come i “Cuturri”, veglioni e abbuffate a base di “Cavatieddi” (pasta fatta in casa e condita sempre con ragù di maiale). Qui il Carnevale coinvolge non solo tutta la cittadinanza, ma richiama ogni anno tantissimi turisti – Sciacca, dove hanno luogo le feste e le sfilate probabilmente più note della Sicilia. L’evento ha origini che risalgono probabilmente al 1.800 e ad oggi, grazie alla sfarzosità dei carri, è tra i più famosi d’Italia – A Chiaramonte Gulfi (Rg), il Carnevale è una vera gioia per gli occhi e per la gola. Qui la festa si divide in due momenti: la sfilata dei carri allegorici che si effettua la Domenica ed il Martedì di Carnevale e la premiazione dei carri (con annessa sagra della salsiccia) che si svolge invece il Lunedì sera.

Se vi trovate nel ragusano, a questo link trovate invece le più belle feste della zona…avrete solo l’imbarazzo della scelta. Non vi resta che preparare i costumi e…BUON DIVERTIMENTO DA TUTTO LO STAFF DI VISIT RAGUSA!!

 

Fonte: Eventu

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